Se ti dicessi che esiste una gara migliore di TUTTO il campionato di MotoGP mi crederesti?
Si, lo so cosa stai pensando ora.
Come può una sola gara battere un’intero campionato con i migliori piloti del mondo su dei prototipi che valgono milioni di euro?
Domanda più che lecita, permettimi di spiegare.
Il Tourist Trophy (solitamente abbreviato in TT) è una corsa motociclistica che si svolge nella prima settimana di giugno sul circuito dello Snaeffel Mountain Course, su una piccola (ma conosciutissima) isola nel mare d’Irlanda, l’isola di Man.
Già solo con questa breve introduzione, troviamo subito la prima cosa interessante. La logica direbbe che la gara si svolge su un circuito…non è proprio cosi.
Si corre su strada. Sulla stessa strada in cui il giorno prima passava il postino a consegnare i pacchi a casa delle persone.
Si, hai capito bene, si corre su strada E in mezzo alle case.
Il “circuito” è lungo 60,72 km ed ha più di 200 curve. È lungo quasi il triplo rispetto al circuito automobilistico più lungo del mondo, il Nürburgring. E come se non bastasse, in alcuni punti i piloti arrivano addirittura a saltare per via del dislivello della strada.

Per questa ti consiglio di sederti.
Il record del giro più veloce è stato stabilito da Peter Hickman nel 2018 con la sua Bmw M1000rr. Ha girato in 16 minuti, 42 secondi e 778 centesimi. Ha percorso 60 km in 16 minuti con una velocità media di 217,980 km/h. Su strada.
Se ancora non lo avessi capito, al TT si va veloce. Molto veloce. QUI trovare un video on-board.
Ed è anche molto pericoloso. Si contano in media 3 vittime fatali per ogni edizione.
Ma tutto questo non basta per renderlo migliore della Moto GP.
Il vero motivo per cui il Tourist Trophy è la corsa migliore del mondo non è la velocità, il fatto che si corra su strada o che si rischi la morte a ogni edizione.
Il fatto è che… apparentemente, non ha un senso logico correre lì.
Se vai a correre al TT, ci vai consapevole dei rischi, vai consapevole che se sbagli una curva sei potenzialmente morto, perché non c’è ne ghiaia ne tanto spazio per frenarti. Lì hai solo muri o burroni. Nient’altro.
E va bene così.
In un mondo in cui la passione viene messa sempre di più da parte a beneficio dell’omologazione sociale, il Tourist Trophy è come la prima boccata d’aria dopo una lunga apnea, e con l’isola di Man come sfondo, nulla potrebbe essere migliore.
Al TT si corre per necessità di farlo, non per fama né per soldi. E tutto ciò lo rende vero.
Lo rende vivo.
Lo rende -semplicemente- la corsa migliore del mondo.
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Alla prossima!